Cosa hanno in comune i territori dell'Asolana? La storia. Eccola spiegata bene

di Asola Segreta

Marzo 1426: il Rinascimento è alle porte e sta per fiorire. Brescia che fa nel frattempo? Si sottomette formalmente alla Serenissima repubblica di Venezia. E così si apre un lunghissimo capitolo di dominazione veneta in Lombardia. Nel 1440 anche Asola si sottomette a Venezia e i comuni oggi mantovani di Casalmoro, Casaloldo e Casalpoglio cadono nell’orbita istituzionale della provincia di Brescia (=Venezia).

La situazione territoriale rimane praticamente immutata durante i 350 anni di dominio veneto, con una linea di confine tra le due provincie spostata ben più a est rispetto ad oggi. La mappa mostra la situazione nel 1782: alto mantovano e bassa bresciana erano terre di confine non solo tra due provincie ma tra due stati. A sinistra si può vedere il territorio bresciano della Repubblica di Venezia, a destra il territorio mantovano, divenuto nel frattempo austriaco dal 1708.

Ma perché analizzare il dominio veneto in relazione al nostro territorio della Statale Asolana? Dopo secoli di stabilità la fine della Serenissima nel 1797 porta ad un lungo periodo di sconvolgimenti territoriali, che vede il territorio della bassa bresciana e dell'alto mantovano entrare in una fase di continue modifiche dei propri confini durante tutto l’Ottocento.

Con il nuovo governo napoleonico prendono piede razionalizzazioni ed accorpamenti un po’ ovunque, ma a subire più di tutti questi stravolgimenti furono i comuni di Asola, Casaloldo, Casalmoro, Casalpoglio e Acquafredda che dopo secoli nell’orbita amministrativa di Brescia entrano nella Provincia di Mantova (allora chiamata Dipartimento del Mincio) per la prima volta nel 1798. Non è finita qua. Dopo mezzo secolo di parentesi mantovana le guerre di indipendenza tra Regno di Sardegna ed Austria colpiscono di nuovo il nostro territorio: nel 1859 fino al 1868 il Regno di Sardegna è costretto ad accorpare Castiglione, Medole e Castel Goffredo a Brescia. Ecco, forse, spiegata l'origine della “brescianità” dei territori dell'alto mantovano.

I confini territoriali come li conosciamo oggi risalgono all’ultima riforma del 1868 quando l’alto mantovano ritorna definitivamente in Provincia di Mantova, ormai parte del nuovo Regno d’Italia. Il caos istituzionale dovuto ai continui trasferimenti unito alle dura imposizione fiscale per la ricostruzione della Provincia di Mantova hanno spinto i comuni di Castiglione, Castel Goffredo e Asola a promuovere nel 1871 una petizione per tornare alla Provincia di Brescia che però fallisce per la scarsa adesione. Questa la mappa di come si presentava la Provincia di Brescia nel 1867 prima dell’ultima riforma territoriale: in rosso i comuni oggi mantovani, in giallo i comuni oggi cremonesi, in blu quelli rimasti bresciani.

(Nicola Nardi - Asola Segreta)

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