Acquanegra. Una storia millenaria tra impero romano, medioevo e Lega lombarda

di Asola Segreta


Acquanegra è un piccolo paese di quasi tremila abitanti tagliato in due dalla (ex) Statale Asolana ed incastonato tra le provincie di Mantova, Brescia e Cremona. Secondo gli studi, il comune sarebbe abitato sin da epoca romana: è stata infatti trovata una lapide del II secolo d.c. (ora conservata a Mantova) che indica la presenza di un luogo di culto dedicato ad Iside nella zona. La lapide contiene una dedica del centurione Marco Cassio, curatore della sua costruzione e testimonia la presenza di un agglomerato urbano romano che portava il toponimo “Aquanigra”.

Via Matteotti nel 1951, oggi strada Asolana
Via Matteotti nel 1951, oggi strada Asolana

La presenza di un’organizzazione comunale nel medioevo è costituita da una bolla pontificia del 1175, indirizzata al sindaco della comunità Acquanegra. Parte anch’essa in origine di quel bresciano allargato che comprendeva molti comuni oggi mantovani, entrò nell’orbita mantovana ad inizio ‘400. Dal punto di vista religioso, la parrocchia rimase, tra vicende alterne, sotto la giurisdizione ecclesiastica di Brescia fino al 1787.

Campanile nel 1965
Campanile nel 1965

L’edificio simbolo dell’abitato è sicuramente la parrocchia di San Tommaso. In passato si trattava però di un monastero eretto dai Benedettini, che trovarono in questa zona un ambiente ideale per le loro pratiche e per la realizzazione di opere di bonifica.


I monaci divennero molto influenti nel territorio e arrivarono a possedere numerosi fondi nella zona. Dopo i Benedettini, di cui non si trova più traccia a partire dalla metà del XV secolo, il monastero fu in seguito convertito in commenda cardinalizia. Di quel tempo, si conservano ancora la chiesa ed il campanile.


L’organo presente all’interno è di notevole importanza: si tratta infatti di un opera di Graziadio Antegnati (1525 - 1590), membro della celebre famiglia costruttrice di organi e autore tra l’altro anche degli organi della Basilica palatina di Santa Barbara a Mantova e della Chiesa di San Giuseppe a Brescia.

Organo della chiesa di San Tommaso
Organo della chiesa di San Tommaso

Nel territorio comunale c'è anche Mosio, una frazione ricca di storia. Il toponimo, secondo la leggenda, deriverebbe dalla sua fondazione ad opera di un gruppo di troiani in fuga guidati da Mosarte, anche se è più realisticamente derivante da “mosa”, voce gallica che significa pantano. Frazione e comune inizialmente distinti entrarono in contatto la prima volta nel 1431 quando i Bresciani cedettero Mosio ad Acquanegra.

Nel 1226 Mosio fu il luogo dove venne sancita una delle più famose alleanze militari del medioevo italiano: la seconda Lega Lombarda (la prima venne sancita a Pontida nel 1167). Dopo mesi di trattative segrete, favorite da papa Onorio III, il 2 marzo 1226 si riunirono nella chiesa di San Zenone a Mosio (oggi demolita) i delegati di Milano, Bologna, Brescia, Bergamo, Torino, Vicenza, Padova, Treviso, cui si aggiunsero Piacenza, Verona, Faenza, Vercelli, Lodi, Alessandria, Crema, Ferrara stabilendo una stretta alleanza militare per la durata di 25 anni al fine di fermare l’egemonia dell’imperatore Federico II. 

La lapide commemorativa che ricorda l’episodio. Foto di Massimo Telò
La lapide commemorativa che ricorda l’episodio. Foto di Massimo Telò

(Nicola Nardi - Asola Segreta)

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Commenti: 2
  • #1

    Gino Bozzoli (venerdì, 11 dicembre 2015 21:38)

    Ero abitante a Mosio, prima alla cascina carbonare e poi in Via Trieste difronte alla posta attuale dal 1946 al 1955 con la mia famiglia, i miei cugini abitano tuttora ad Acquanegra, ci siamo allontanati ed ora non abbiamo nessuna corrispondenza. Bellissimi ricordi, gente povera con tanta dignità, grandi lavoratori. Un caro saluto a tutti gli abitanti di Mosio, Valli ed Acquanegra, Buone Feste e Felice Anno Nuovo. Un caro saluto Gino Bozzoli.

  • #2

    Roberto (sabato, 12 dicembre 2015 06:00)

    Grazie per la poesia e delle storiche foto pubblicate ........