Il Tornado che si è schiantato ad Asola 

di Asola Segreta 

 

Asola - Sono passati più di trent'anni da quel fatidico 12 giugno 1984. In quel giorno due piloti dell'Aeronautica militare si schiantarono nella campagna asolana e persero la vita. Si trattò del primo incidente mortale in territorio italiano per un Tornado, il nuovo aereo sviluppato insieme a Germania e Gran Bretagna e che i militari avevano in dotazione da soli due anni.

Due Tornado in volo
Due Tornado in volo

La vicenda. Era il pomeriggio del 12 giugno quando due Panavia Tornado Ids del 6° Stormo stavano rincasando nella base militare di Ghedi dopo un volo di addestramento. Uno dei due caccia, con a bordo il capitano pilota Claudio Gambuti di 28 anni ed il capitano navigatore Ivo Ceccarelli di 30 anni, perse inavvertitamente il controllo e si schiantò in un campo dietro la cascina Palazzetto (frazione Quattro Strade) di proprietà della famiglia Zani.

Un maresciallo con un pezzo del Tornado caduto ad Asola (1984)
Un maresciallo con un pezzo del Tornado caduto ad Asola (1984)

Lo schianto fu talmente violento che dell’aereo non rimasero che frammenti sparsi in tutta la zona. Il quotidiano Bresciaoggi ricorda che la notizia lasciò tutti scioccati, non solo per il grave lutto e per la perdita di due giovani vite, ma perché quel gioiello di tecnologia aveva accantonato le paure e le polemiche legate agli F-104, i cacciabombadieri ribattezzati «la bara volante» o «la fabbrica di vedove».

 

Anche se si ritiene che l'incidente del 12 giugno 1984 fu causato da un errore umano e non da un guasto tecnico, la tragedia asolana non fu un caso isolato. Prima di questo ci furono ben sette episodi di incidente del nuovissimo Panavia Tornado. Il primo in ordine di tempo nel giugno 1979 in Gran Bretagna e l'ultimo in Germania nel febbraio del 1984. 

Uno dei pochi pezzi rimasti ancora sul luogo dell'incidente (foto alpo)
Uno dei pochi pezzi rimasti ancora sul luogo dell'incidente (foto alpo)

Per Massimo Zani, titolare dell'azienda agricola di cascina Palazzetto, i ricordi sono ancora vivi dopo trent'anni. «All'epoca avevo 15 anni e stavo studiando - dice Massimo - era tardo pomeriggio quando sentii un forte boato e vidi l'aereo schiantarsi e andare in mille pezzi». Oggi a ricordare il triste episodio è rimasto un memoriale, sul quale ogni anno parenti, amici e colleghi vanno a fare una visita. 

Lapide commemorativa posta nella cascina Palazzetto di Asola (foto alpo)
Lapide commemorativa posta nella cascina Palazzetto di Asola (foto alpo)

Il capitano pilota Gambuti è ricordato nel sacrario dell'aeronautica del cimitero monumentale del Verano di Roma, mentre al capitano Ceccarelli, originario di San Felice Circeo (in provincia di Latina), è stata intitolata una piazza nel suo paese di nascita.

(Articolo di Nicola Nardi -  Asola Segreta)

Nel video un Panavia Tornado si appresta a prendere il volo

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