Soy Gustavo Breve e nacqui nel 1914, già con ‘sto muso, che sì, nacqui un po’ cresciuto perché nel ’14 c’ho solo cambiato il nome sul documento. Ho dovuto. Sarajevo era un caldo cane quel giugno, estate, entroterra, e quel duca, boia d’un duca, doveva finire meglio, brillato, e io libero.

 

Porco, porci gli austriaci.

 

Su Statale Asolana faccio un po’ lo stesso, a squillo.

 

 

Mi piacciono i pianeti con densità media inferiore a 2 ×103kg/m3, i vuoti pneumatici e i sorrisi saputi di Maria Maddalena nell’iconografia cristiana. Ingegnere meccanico di discreto successo, cerco compagnia, pref. donna matura e rispettosa delle tradizioni. Timorata di dio, curata. No figli a carico. No perditempo. Pref. orientale.


XVII) Magdi Allam torna sul confronto avuto col nostro: “Breve sarai tu!”.

 

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XVI) Malnota band asolana arrestata in blocco per spaccio esplicito di sostanze stupefatte al minuto 3:52 (link youpor-cocane lapsus: https://www.youtube.com/watch?v=Ai2BeTcCv-o). Stupefatti tutti, i fatti in primis, che quelli nel video c’hanno messo 10.000 euro di coca e si è ben cercato di capire dove, malnota band, avessero fatto tutta ‘sta grana. Capito niente, nessuno.

 

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XV) Asola. Via libertà. 9.30. Carabiniere media statura e corporatura, pizzo, esse blesa, sorpreso utilizzare il volgare “multa” in luogo di “contravvenzione”. L’appuntato, colpevole di elasticità sinonimica, dovrà ora ripetere la terza media presso l’istituto comprensivo Bonsignori, cui è stata delegata la competenza, per accertare che l’esame conclusivo risulti tuttora insuperato.

 

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XIV) Ragazzo di origini albanesi, A. B., spazientito per l’attesa, esce difilato dal kebabbaro di via Belfiore di Asola gridando: «india’ de merda». È notte, A. B. non nota un ragazzo africano sopraggiungere a tutta velocità e incurante dell’incrocio a semaforo lampeggiante. Il ciclista lo investe.

 

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XIII) Canneto. Magdi Allam, marocchino di 50 anni, posato, integrato, scrive alla Gazzetta di Mantova scrivendo che Breve scrive barbarie. Breve risponde: “berbero sarai tu!”.

 

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XII) Breve a processo per razzismo. Il suo legale parla di gravi incomprensioni. 1) Gli indiani c’azzeccano poco col Kebab e razzista è A. B., non Breve. 2) Che la notte dovesse essere africana non l’ha deciso lui, mai. 3) Sulla vicenda che vede coinvolto Magdi Allam chiosa: “si rideva di più con Terenzio, che è tutto dire!”.

 

 

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XI) Gustavo se la tira! A Gustavo gli state in muso, perché a lui piacciono le brevi assurde. Voi invece volete quelle sblatte, becere e ruffiane. Lo volete che si spacchi il collo bene bene stavolta, sul vostro muso, oui! Questo clown da strapazzo, buono solo a morirci!

E allora eccovi, si spaccherà il collo, dopo incredibili volute, solo per voi! Mes dames et mes sieurs, perché ama voi, i vostri sorrisi cariarsi di denti spalancati e stretti, ancora stretti, ebbene sì, perdonate, perché qui non si ride un cippo. Tiè!

 

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X) 1 Maggio 2016. Acquafredda non celebrerà come di consueto la festa dei lavoratori ma l’anniversario della sua autonomia, «del resto è risaputo - Moffa (Sel) - gli acquafreddesi sono abbastanza fancazzisti da inventarsi un passato bello bello che ci manca solo il castello». Il sindaco di Acquafredda, destroso, incazzato, con un diavolo per…, incazzato, replica a Moffa che c’è chi in -èllo inventa e c’è chi in -èllo sbatte, come un muro incastellato, stra-fossato intorno, e che prova e riprova ma il buco che resta l’è mica buono. E gli tocca andarsi in America a chieder perdono. O un figlio in dono.

PS Gustavo Breve odia la rima ma se ne è servito come l’unico diversivo inelegante a “pisello”, oh cazzo! C’è scappato!

 

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IX) Si rincorrono indiscrezioni riguardo un futuro accorpamento delle società calcistiche di Asola e Casalromano. Entrambi i presidenti si sono detti entusiasti dell’opportunità di dar vita a un club unico e competitivo. Nel frattempo l’Asola si è imposta sul Casalromano per 3 a 0 nel derby di domenica.

 

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VIII) Acceso battibecco tra il sindaco di Castel Goffredo e il suo assessore alla cultura. I due, dopo essersi reciprocamente provocati durante l’intera seduta amministrativa di ieri, lunedì 29 febbraio, hanno infine deciso di darsi appuntamento all’uscita per una resa dei conti. Alle prime schermaglie verbali è seguito un acceso confronto che ha coinvolto anche le rispettive mogli. L’oggetto della contesa è tuttora sconosciuto.

 

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VII) Allarme bomba al ristorante palestinese di Brescia. I carabinieri sono prontamente intervenuti dopo la segnalazione preoccupata di una signora che si diceva sicura di aver carpito, dal tavolo accanto, a mezza voce, pronunciato da un uomo di media statura, bruno, “ad sciopi!”. Quando le forze armate sono sopraggiunte, trafelate, l’uomo sospetto si era già allontanato dal ristorante lasciando dietro sé una generosa mancia.

 

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VI) È di Carpenedolo il fortunato vincitore di un milione di euro al Gratta E Vinci. L’uomo, euforico, ha poi reinvestito il milione in altrettanti biglietti da grattare. Attendiamo anche noi un esito, i vicini hanno fatto sapere che l’uomo non esce di casa da ormai tre giorni.

 

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V) Goliardi travestono l’Ercole asolano da Samantha Cristoforetti. La cittadinanza, all’indomani dei fatti occorsi nella notte tra il 18 e il 19 febbraio, ha guardato con sorpresa alla statua fornita di parrucca a caschetto nera e di uno zaino Invicta carico di razzi. Sembra che i razzi provengano da un negozio nelle immediate vicinanze, di G. D.T., che è stato prontamente interrogato in qualità di «papabile inavveduto venditore informato sui fatti» (si legge dal verbale); G. D.T. che, sempre stando alle prime indiscrezioni, durante i colloqui avuti coi carabinieri, avrebbe accusato dell’imprudenza il figlio, titolare a sua volta di una rivendita di giocattoli nella via attigua ai fatti. Indagini ancora in alto mare invece per quanto riguarda la provenienza dello zaino e della parrucca.

 

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IV) Tragico incidente nella notte di ieri. P.L. di 65 anni ha perso la vita affogato nella Fossa Magna tra Casalmoro e Asola. L’auto, complici le recenti piogge, ne è uscita praticamente illesa.

 

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III) Imbarazzo in cattedrale ad Asola durante gli incontri preparatori alle prime confessioni. Un bambino di seconda elementare ha interrotto Don Ivano - impegnato in un discorso riguardo l’inopportunità di celebrare matrimoni omosessuali in un luogo sacro al signore e alla famiglia quale è la chiesa - chiedendo se, il bue e l’asinello, non fossero un caso di coppia gay contemplato dalla Bibbia.

 

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II) Novità in arrivo per il Caffè Liberty di Asola. Il gestore della storica attività di Piazza XX settembre ha deciso per l’adeguamento dei locali incorporando l’attigua edicola. Lo spazio ricavato sarà deputato ad ospitare le cucine, in precedenza al piano inferiore.

La cittadinanza si chiede perplessa se ciò basterà a quietare l’olezzo che più volte il gestore ha lamentato sentire crescergli giusto al di sotto del proprio, sottilissimo invero, apparato respiratorio superiore, ossia, quel che tra voi, più comuni e mortali, è il naso.

 

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I) Giovani statali asolani, due, energumeno seicentato e ciuffo stronzo, rievocano i fasti coloniali della nazione sfilando in uniforme a Rezzato (Bs) al grido "Abissinia madre nostra ricongiunta". Le uniformi sono state trafugate la notte antecedente i fatti dalla residenza di un vecchio generale morto.

 


Le notizie fornite in questa rubrica sono false, d’altro canto, nessuno quanto l’autore, gentili lettori, vogliate perdonargli questa sua insignificante originalità, è insofferente a voi guappi, sì, intendete bene, proprio a voi, voi che usate rifugiarvi nella realtà per timore del mentire. 

 

Per eventuali e varie querele per turbativa della creanza pubblica scaricare l’app form nella sezione deputata del nostro sito e inviare l’intera documentazione specificando nell’oggetto, maiuscolo, “AD TE QUERELI” a: gustavobreve@sciaobelo.in(*****)

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