Acquafredda – Nel piccolo paese bresciano qualcuno potrebbe gridare: «Finalmente». Perché? Il Comune di Acquafredda ha deciso di passare alla raccolta dei rifiuti porta a porta, anche se solo parzialmente. Infatti la raccolta interesserà solo la frazione umida, ossia i rifiuti organici che si buttano nel classico cassonetto grigio, e i rifiuti secchi, cioè quelli non riciclabili come ceramica e pannoloni. Così, dopo anni di battaglie verbali in consiglio comunale, tra sostenitori dei cassonetti e del porta a porta, si è arrivati alla conclusione di rivoluzionare la raccolta dei rifiuti.
Quando partirà il nuovo sistema? Il 16 novembre, fanno sapere dall'amministrazione capeggiata dal sindaco Alessio Guerreschi. Allo stesso tempo verrà riorganizzata la distribuzione dei cassonetti stradali, attraverso la creazione di micro-isole ecologiche per la raccolta di plastica, carta e vetro.
Per comprendere i cambiamenti del metodo di raccolta, sono stati organizzati una serie di incontri pubblici in sala civica. Il primo per i cittadini si è svolto venerdì sera e il prossimo è fissato lunedì 9 novembre alle 20.30. Per attività commerciali e industriali l'incontro si terrà lunedì sera (26 ottobre). La distribuzione dei kit di raccolta avverrà, sempre in sala civica, da lunedì 2 novembre a sabato 14 novembre, il mattino dalle 8.30 alle 12.30 e il sabato anche dalle 14.30 alle 17.30. Per maggiori informazioni, è possibile chiamare in Comune al numero 0309967912.
Perché Acquafredda passa al porta a porta? Voci dai corridoi di palazzo Bonzi, indicano la causa principale nell'inciviltà delle persone. Molti, forse anche di più, riempiono i cassonetti grigi dell'umido con ogni genere di materiale. Con costi che ricadono sulle spalle di tutti. Ecco perché la giunta targata Guerreschi ha deciso di cambiare verso e rivoluzionare la raccolta, nella speranza che gli incivili non identifichino d'ora in poi come cassonetto grigio, argini e fossi.
(alpo)
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robertoghisini (venerdì, 23 ottobre 2015 18:35)
Va detto che molta "inciviltà" arriva da fuori paese dove già c'è il porta-a-porta= Tant'è che nonostante questa immigrazione di rifiuti "stranieri" (elevate circa 20 sanzioni) la percentuale di raccolta differenziata ad Acquafredda varia tra 52% e 55%= probabilmente fra le più alte in Brescia dove ci sono ancora i tradizionali cassonetti= Sono certo che NON sono acquafreddesi i sacchetti di rifiuti che ora si vedono lungo le sponde dei fossi e al Chiese= i maleducati nostrani li appoggiano fuori dei cassonetti.... LUNGA VITA A "STATALE ASOLANA" rob