Trenta, forse trentacinque profughi da ospitare. È questa la richiesta della prefettura di Mantova al sindaco castellano Alfredo Posenato. Ma in quali spazi? L'idea è quella di utilizzare gli ambienti ell'ex asilo Audino di via Bonfiglio, dotato di cucina, salone e alcune aule.
Chi gestirebbe la situazione? Il Comune. Infatti rispetto ad altre realtà, dove sono alcune associazioni o cooperative a coordinare l'arrivo dei profughi, a volte all'insaputa
degli amministratori, in questo caso sarebbe il municipio a caricarsi sulle spalle l'emergenza.
Questo è un bene o un male? In Comune hanno fatto alcuni conti, e considerato che arriverebbero 35 euro al giorno per ogni migrante, ciò significherebbe più di mille euro al giorno. «Con questi soldi – spiega il vice sindaco Ploia – potremmo non solo dare un pasto caldo e un tetto ai profughi, ma, forse, creare delle borse lavoro per i castellani». La questione è in discussione e non c'è ancora nulla di certo.
Il tema profughi è stato discusso nell'ultimo consiglio comunale, attraverso un'interrogazione dei consiglieri di minoranza Paola Mancini e Nazzareno Uggeri, mentre la mozione di Roberto Lamagni verrà discussa nel prossimo consiglio.
(alpo)
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