Il sangue non mente. Anche dopo più di cent'anni. E papa Pio X, morto nel 1914, sembra rivivere ad Acquafredda in un suo lontano discendente. C'è chi negli anni ha persino scambiato Romano Paitoni, questo è il nome dell'uomo acquafreddese, in una reincarnazione del vecchio pontefice. Come dargli torto. I due volti non sono una fotocopia esatta, ma i tratti somatici sono sorprendentemente simili.
Per rintracciare l'origine della parentela però, non basta ricercare nel secolo scorso e nemmeno in quello prima. È verso al fine del Settecento che ha origine con Angela Sarto, sorella del padre del futuro pontefice, e quadrisnonna dell'acquafreddese Romano Paitoni. Papa Pio X all'anagrafe si chiamava Giuseppe Melchiorre Sarto, nato a Riese, in provincia di Treviso, nel lontano 1835.
Al contrario del prozio, Paitoni, che oggi ha 72 anni, non si occupa di spirito e cura delle anime: il suo pane quotidiano sono sempre state le calze. Ogni giorno il duro lavoro su una macchina circolare a cambiare aghi e platine per ben 47 anni, prima come dipendente e poi come libero professionista di una piccola azienda artigiana.
Ora le redini della sua ditta sono nelle mani del figlio Antonio, diventato da poco padre di una bimba; questo fa sì che la parentela con il papa santo stia proseguendo, dal diciottesimo al ventunesimo secolo.
Ad attestare ufficialmente il legame di sangue c'è un documento (frutto di una ricerca dell'acquafreddese Mario Giacobbi) redatto dall'ufficio anagrafe del comune trevigiano di Loria, il quale certifica che la parentela è stata tramandata dalla madre di Paitoni, Silvia Bonamigo. Ma i rapporti con illustri personaggi della Chiesa cattolica non sono finiti qua.
Dove ora sorge il piccolo capannone di Paitoni, una volta era attiva la filanda di famiglia della nobile bresciana Paola di Rosa, conosciuta come santa Maria Crocifissa di Rosa, fondatrice delle suore Ancelle della Carità.
Per finire, le relazioni tra il santo padre con il piccolo paese bresciano non si esauriscono con Paitoni. Bisogna fare molta strada indietro, verso la fine dell'Ottocento, quando il futuro papa era vescovo di Mantova e venne in visita per due volte ad Acquafredda, che al tempo era sotto la diocesi mantovana. Le cronache del tempo narrano di una visita pastorale semplice, nella quale il vescovo Sarto confessava, predicava, cresimava, visitava i malati e interrogava grandi e piccini sul catechismo.
(alpo)
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