Casalmoro e la Grande guerra

Casalmoro – Nel novembre di cent'anni fa non c'era internet. C'erano solo scatolette di latta, fucili e granate. E la carta. Nelle trincee della Grande guerra solo con questa si poteva comunicare con mogli e figli a casa e registrare un vivo o un morto.

 

In biblioteca a Casalmoro, fino al 22 novembre, è attivo il laboratorio di ricerca “Soldati negli archivi”, ma allo stesso tempo è stato aperto un percorso-mostra sulla dal titolo “Casalmoro e la Grande guerra”.

 

Nel suo piccolo, l'esposizione porta a galla i ricordi di vita quotidiana in tempo di conflitto. Non solo elmetti e brandine, ma anche vecchi verbali di consigli comunali, delibere, processi o mandati di pagamento.


Quanti di Casalmoro perirono nella Prima guerra mondiale? In venti. Tra quelli elencati potrebbe esserci anche un vostro bisnonno o prozio: Orlando Beffa, Giovanni Bellini, Giuseppe Canuti, Giuseppe Fornari, Giuseppe Ghio, Arturo Giliani, Virgilio Giorgi, Arturo Gotelli, Beniamino Gotelli, Franceso Lottieri, Rodolfo Mada, Luigi Magri, Faustini Melegari, Ariodante Patelli, Pietro Piccinelli, Battistra Reboli, Alfonso Sandrini, Enrico Turrini, Emilio Zanini e Battista Magri.


Il percoro è visitabile negli orari di apertura della biblioteca: lunedì dalle 11 alle 13, mercoledì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30 e il sabato dalle 9 alle 13.




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