Nella cittadina della calza a non tutti è andata giù l'idea del parco urbano, che dovrebbe sorgere sulle ceneri dell'ex Sayonara e sull'area del centro sportivo “Don Aldo Moratti”. La preoccupazione più grossa? L'eliminazione dei campi da calcio.
A stemperare gli animi è intervenuto il vicesindaco Davide Ploia. «Il nostro è un progetto di riqualificazione che comprende tutta l'area del tennis e del calcio, in modo da renderla più funzionale alla scuola, ai giovani e alle famiglie. Inoltre non abbiamo intenzione di eliminare i campi da calcio, semmai stiamo valutando di costruire un campo sintetico al posto di quelli attuali».
Anche se l'Ufficio tecnico non ha ancora fatto le misurazioni necessarie, il pensiero è di eliminare un solo campo da calcio, quello in erba, e di costruire il sintetico sul terreno di sabbia e ghiaia, usato principalmente per gli allenamenti. Le tribune verrebbero spostate, se ancora buone, oppure sostituite con sedute mobili in acciaio zincato.
Tuttavia il progetto è ancora in alto mare e fermo al campo delle ipotesi. Per dare forma concreta al progetto, l'amministrazione vorrebbe lanciare un concorso di idee tra i giovani castellani. «La creazione del parco urbano – dice il vicesindaco – non deve essere un qualcosa calato dall'alto. Il tutto si può studiare insieme, passo dopo passo».
In sostanza, lo scopo è di creare un'area unica e comunicante tra le ex piscine, il centro sportivo “Don Aldo” le scuole. «Il parco urbano non deve essere creato in quattro e quattr'otto – continua Ploia – ma deve crescere un po' alla volta, anche negli anni, in base alle esigenze e alle risorse disponibili».
La vicenda è saltata fuori nell'ultimo consiglio comunale, quando l'amministrazione Posenato ha spiegato di aver compiuto una permuta con l'Italmark per ottenere l'area da 5 mila metri quadrati delle ex piscine Sayonara. Nessuno ha sborsato soldi, ma il valore dell'operazione si aggira sui 250 mila euro. In cambio, il centro commerciale ha ottenuto 2 mila metri quadrati di terreni sparsi per Castel Goffredo.
(alpo)