di Valentina Li Puma
Un uomo di 55 anni infetto da Hiv è stato arrestato dalla polizia locale di Montichiari poiché contagiava volontariamente altre persone, soprattutto ragazzi, attraverso rapporti sessuali. Secondo gli inquirenti l'uomo agiva per ripicca e pagava dei minorenni per fare sesso.
L'uomo (C.T. di Collebeato) ha trasformato le sue vittime in proiettili pronti a colpire in qualsiasi momento. In questo modo il danno è diventato esponenziale. L’appello ottimale è per il check up a tappeto. Dove farlo? Qui:http://www.aslbrescia.it/bin/index.php?id=1140. Ma c'è un dato che fa riflettere: Brescia si conferma la provincia d'Italia più a rischio per la contrazione dell'Hiv.
L'Hiv è spesso associato all'Aids. Conosci la differenza?
Innanzitutto non sono la stessa cosa, ma una la causa dell'altra. L'Aids è la sindrome da immunodeficienza acquisita, che è causata dal virus dell'Hiv, questo definito sindrome da immunodeficienza umana. Essere infetti dall'Hiv = sieropositivi. Essere sieropositivo non significa avere l’Aids, né ammalarsi entro breve tempo.
L'Aids si sviluppa quando la capacità dell’organismo di sostituire i linfociti (Tcd4) si esaurisce definitivamente dando il via a una replicazione virale incontrollata. Ed è in questo periodo che insorge l'Aids e può variare, in base ai casi, da 2 mesi a 20 anni dopo l'infezione. C’è perfino chi è infetto e non lo sospetta.
L'Aids è una malattia clinicamente mimetica. Come avviene ilcontagio? Il virus si trasmette attraverso lo sperma, il sangue, i liquidi vaginali, gli organi trapiantati, i rapporti sessuali non protetti (orali, vaginali, rettali), emotrasfusioni, condivisione di siringhe tra tossicodipendenti, punture (es. tattoo ) con ago infetto, inseminazione artificiale, passaggio da madri infette ai figli nel periodo perinatale, una frazione minore in utero e una considerevole attraverso l’allattamento al seno (anche tra partner).
Le ricerche sperimentali mostrano unanimemente che l’Hiv non può essere trasmesso tramite saliva, sudore e lacrime: anche se il virus può essere presente nella saliva, la percentuale è così minima da non comportare alcun rischio di trasmissione.
Curiosità. Il latte materno potrebbe quindi essere responsabile di infezione in lattanti sani alla nascita. La raccomandazione fornita alle donne con infezione da Hiv di non allattare al seno, in generale seguita nel mondo industrializzato, è poco praticabile nei paesi in via di sviluppo dove resta la modalità pressoché universale di nutrizione in età infantile.
La forza dell'Hiv/Aids risiede nell'ignoranza delle sue vittime. Conoscere la malattia e i modi in cui si trasmette è l'unica e vera protezione contro di essa. Paradossalmente, l'Hiv/Aids è una malattia da cui non si guarisce, e per la quale non esiste un vaccino, ma che può essere prevenuta al 100%.
(Articolo di Valentina Li Puma - Laureata in psicologia, specializzata in sessuologia)
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