di Valentina Li Puma
In che modo agisce il sesso prima di una gara? Il sesso è controproducente prima di una performance sportiva? Falso. Il sesso è ottimo per sport agonistici poiché attiva la produzione di testosterone, che è l'ormone del desiderio sessuale, del tono dell’umore, dell'aggressività e con effetti anabolizzanti.
Proprio per causa dei potenti effetti del testosterone endogeno, gli atleti trans-gender (male to female), sono facilitati fisiologicamente rispetto ad altre atlete della stessa categoria. Questa contraddizione è fonte di gravi problemi agonistici. Sul cambiamento di sesso degli atleti, si solleva spesso la valutazione circa l'idoneità sull’etica della competizione e della libertà individuale. Secondo il Comitato olimpico internazionale, può partecipare alle competizioni solo chi ha effettuato adeguatamente l’iter chirurgico, in maniera legale.
Il sesso porta però anche condizionamenti negativi perché l’orgasmo può ridurre la concentrazione. Per colpa dello stress, se un atto sessuale è praticato più di due ore prima di una competizione e se il vissuto sessuale individuale è stato negativo, può condizionare negativamente la prestazione sportiva. L'allenamento eccessivo o l'uso di anabolizzanti potrebbero essere correlabili al vissuto sessuale individuale.
A tale scopo, il Ministero della salute tutela gli organi riproduttivi con norme comportamentali di protezione come il corsetto toracico protettivo nelle atlete o le protezioni pelviche.
Quali variabili considerare per scegliere la sessualità più adattiva al podio? Nonostante i pro e i contro, certamente il sesso è ottimo per allenarsi. Se nell'agonismo è importante vincere, nel sesso è essenziale partecipare. Il podio si ottiene comunque. A volte nel cuore e nella testa, campioni e campionesse di cuori.
(Articolo di Valentina Li Puma, laureata in psicologia, specializzata in sessuologia)
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