Il Consiglio dei giovani si rinnova

Logo del Falcone di Asola
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Asola - “Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi figli”. Il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Asola (Ccrr) è nato proprio nell’ottica di questa citazione del teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer: ascoltare e coinvolgere i giovani per capire il loro punto di vista e le loro esigenze.

Il prossimo 26 febbraio si terranno le elezioni per il nuovo Consiglio comunale dei giovani. In occasione della terza legislatura sono state apportate alcune modifiche al regolamento del Consiglio. Non saranno più coinvolti gli alunni delle scuole medie, bensì solo quelli delle classi prime, seconde e terze dell’Istituto superiore Giovanni Falcone, sia residenti ad Asola, sia in altri comuni. Il Consiglio sarà composto da 17 studenti, compreso il sindaco dei ragazzi e resterà in carica due anni scolastici completi. 

Per supportare gli aspiranti politici è stata creata un’apposita commissione facilitatrice composta dal sindaco di Asola Raffaele Favalli, dal dirigente scolastico del Falcone Aldo Delpari, dalla responsabile per le politiche giovanili del Comune di Asola e dalle professoresse Elisa Azzini, Agnese Bolzoni e Annamaria Cappuccio.

Municipio e chiesa di Asola (foto di Massimo Telò)
Municipio e chiesa di Asola (foto di Massimo Telò)

Il Consiglio dei ragazzi e delle ragazze non avrà meramente un valore simbolico. Esso si riunirà, con scadenze fisse, in sala consiliare del municipio di Asola e avrà funzioni consultive, propositive e di gestione in ambiti diversi. Verranno trattate tematiche ambientali, di sport e tempo libero, solidarietà, scuola e cultura, gemellaggi, politiche giovanili e legalità.

Negli anni passati, i politici in erba hanno dato dimostrazione di competenza e intuito, fornendo saggi consigli all’amministrazione asolana. Ne è prova tangibile la costruzione della tettoia alla fermata del bus della scuola media.

Un po' di storia. Il primo Consiglio comunale dei giovani naque in Francia, nel 1979, anno internazionale dell’infanzia. A Schiltinheim, un piccolo Comune della Francia dell’est, il sindaco e i rappresentanti locali immaginarono di poter creare una struttura in cui i giovani potessero essere in prima persona portavoce dei loro interessi, secondo le diverse fasce di età.

In Italia tutto partì con la legge n.285 del 1997, volta ad allargare la partecipazione politica all’infanzia. Da quel momento sono sorti circa duecento Ccrr sparsi per la penisola. Uno di questi si trova ad Asola, dove già dal 2011 è in corso questo progetto di educazione civica alle giovani generazioni.

(GioSci)

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