di Asola Segreta
Canneto sull'Oglio – Mercoledì sera si è tenuta l'assemblea pubblica in sala civica per preparare l’ottocentenario della Rifondazione di Canneto, che cade nel 2017. Un faccia a faccia tra l'amministrazione comunale e le varie anime associative della cittadina dei vivai. Tante le idee venute fuori durante la serata, tutte mirate ad accrescere il calendario di eventi per festeggiare al meglio l'anniversario.
Tra le proposte: far rivivere lo storico carnevale del Martedì grasso, fare un convivio per le strade di Canneto, ampliare il torneo sportivo dei disabili dell'associazione Fuorigioco, coinvolgere maggiormente le comunità di nazionalità straniera, rilanciare il mondo agricolo e quello dei vivai. In sostanza la volontà emersa è quella di "tornare" agli eventi storici del paese. In tutto ciò l'amministrazione di Raffaella Zecchina si è detta «pronta a svolgere il ruolo di cabina di regia per incastrare i vari eventi durante l'anno».
Ma perché si parla di “Rifondazione”? Canneto risulta già esistente nell’alto medioevo, come testimoniato da un documento che menziona il paese mantovano già nel 990 d.c. A seguito delle battaglie che avevano insanguinato il nord Italia tra la Lega Lombarda e l’imperatore Federico I Barbarossa, l’abitato di Canneto era stato per la maggior parte abbandonato.
Grazie alla Pace di Costanza del 1183 tra imperatore e comuni ribelli, Brescia estese i suoi confini dall’Adamello fino alla confluenza tra il Chiese e l’Oglio. Valutando strategicamente importante questa posizione Brescia decise quindi di ripopolare il borgo ormai abbandonato. Fu così che circa 1200 bresciani furono mandati per ripopolare e riorganizzare il comune oggi mantovano. Qualche anno più tardi, il 5 Novembre 1217, il podestà Notarrigo Martinengo di Brescia con ordinanza comunale investì il “Castello di San Genesio detto di Canneto” delle libertà comunali e rifondò ufficialmente il borgo.
Scrivi commento