Studenti in piazza contro la settimana corta

Foto d'archivio
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Scuole bresciane Ad alzare la voce per primi contro la settimana corta sono stati i genitori. Ora tocca ai figli. Venerdì mattina gli studenti bresciani protesteranno alle 9 in piazza Garibaldi a Brescia contro l'accorciamento della settimana scolastica, che dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo settembre per volere della Provincia.

I giovani, preoccupati, hanno chiesto un incontro con il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli. «Un numero più elevato di ore al giorno e di materie – dicono gli studenti – richiede un numero più elevato di ore di studio, impossibile da attuare visto l'orario di uscita da scuola».

Uno dei problemi che desta maggiore preoccupazione riguarda le attività extrascolastiche. «Con le lezioni pomeridiane noi studenti, soprattutto quelli pendolari, non riusciamo a dedicarci ad altre attività quali sport e volontariato».

Durante la manifestazione di venerdì i ragazzi distribuiranno un volantino con la spiegazione del perché dicono no alla settimana corta. I quattro punti sui quali si sono focalizzati gli studenti e i genitori sono: falso risparmio, attività extrascolastiche, strutture e didattica. 

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