Un po' di storia di Visano 

Il centro di Visano
Il centro di Visano

di Asola Segreta

 

Visano - Le origini remote del Comune di Visano sono incerte, scarse e frammentarie. Alla scarsità di ricerche storiche approfondite si aggiunge il fatto che l’archivio parrocchiale, ricco di documenti storici, venne pesantemente danneggiato durante le scorrerie dell’esercito francese nel 1796. Tra le ipotesi principali è comunque riportata quella dellorigine gallica o quella dell’acquisto di terre in zona da parte del casato medievale di origine svizzera dei Visani, da cui prese poi nome il Comune. Anche i romani erano presenti a Visano: nel 1972 durante degli scavi in Piazza Castello venne infatti trovata una stele romana appartenente ad un certo liberto (ossia uno schiavo che ha ottenuto la libertà) il cui nome era Lucio Settimio vissuto in epoca romana.

L’organizzazione comunale sarebbe da far risalire al XIII secolo, anche se la sua presenza non viene sempre menzionata in molti documenti posteriori. Probabilmente questo è dovuto al fatto che si trattava di zone “quasi inabitate e deserte” nel medioevo ed occupava un territorio prevalentemente coperto di boschi, zone paludose e soggetto alle piene distruttrici del Chiese. Fu sempre per via della bassa popolazione (819 abitanti a inizio ‘800) che nel 1810 venne per un breve periodo aggregato al comune di Calvisano.

Sistemazione delle nuove campane, 1926
Sistemazione delle nuove campane, 1926

Il Risorgimento passò anche per Visano: la sera del 23 Giugno 1859 la brigata francese Jannin proteggeva gli ingegneri dell’esercito piemontese durante la costruzione di un ponte militare sul fiume Chiese tra Visano e Acquafredda, attraversato poi la mattina del giorno dopo dal maresciallo Canrobert in direzione Castel Goffredo. Altra figura risorgimentale è il garibaldino Luigi Tua (1834 - 1904): sicuramente legato al paese bresciano, il recentissimo progetto di schedatura dei garibaldini da parte dell’Archivio di Stato di Torino ne ha però smentito la nascita a Visano.

Luigi Tua non solo prese parte alla Seconda guerra d'indipendenza combattendo sulle colline di San Martino della Battaglia, ma fu presente anche allo sbarco dei Mille a Marsala. Finita la guerra e ritornato alla vita quotidiana, aprì infine una farmacia ad Asola.

Degne di nota anche l’antica chiesetta di San Rocco del ‘400 visitata dal San Carlo Borromeo nel 1578 e la chiesa parrocchiale del 1686, posta al centro del cerchio del vecchio castello. 

Nell'immagine in alto è visibile il fossato intorno al castello, mappa napoleonica del 1805
Nell'immagine in alto è visibile il fossato intorno al castello, mappa napoleonica del 1805

A Visano, infatti, esisteva un piccolo castello cinto da fossato esterno che risulta ancora ben delineato nella planimetria napoleonica. Del castello si ha pochissima documentazione al riguardo. Questo luogo fece da residenza dei signori locali che dominarono il paese: primo fra questi il conte Albereto della famiglia Visconti, investito nel 1396 nel potere sulla zona. Succedettero poi la famiglia Gambara-Costa nel 1500, gli Avogadro ed infine i Massimini che nel 1924 vendettero il secolare Palazzo Castello al Comune.

 

(Articolo di Nicola Nardi del blog Asola Segreta

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