Acquanegra si prepara a combattere le ludopatie

di Giovanni Scipiotti

 

Acquanegra sul Chiese - "Stop al gioco d'azzardo” è un grido di speranza ed è anche il titolo del progetto di sensibilizzazione alla ludopatia portato avanti dalla Cooperativa Archè di Castel Goffredo nei comuni del distretto di Asola. Mercoledì sera è stata la volta di Acquanegra sul Chiese. Mirko Novello, di Archè, ha presentato il progetto nel teatro comunale ai rappresentanti del Comune, delle associazioni locali e parrocchiali.

Foto kelbet.it
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Sono stati snocciolati alcuni dati relativi alla “febbre del gioco”. Nell'intera provincia di Mantova sono presenti 591 punti slot autorizzati (1 ogni 700 abitanti). Entrando nel particolare dei singoli comuni si riesce anche a stilare una classifica basata sul rapporto tra locali-slot e popolazione. A detenere il triste primato è Casalromano con 5 locali abilitati slot, 1 ogni 298 abitanti, seguito da Quingentole e Bozzolo. La graduatoria dei paesi più virtuosi vede invece in testa Piubega, 1 punto slot ogni 1737 persone, seguita da Castel Goffredo e Ceresara, senza contare i tre comuni slot-free di Mariana, Borgofranco e Commessaggio (fonte Gazzetta di Mantova)

 

Il fenomeno della ludopatia è in continua espansione e colpisce trasversalmente tutte le fasce d'età. Coinvolge il ragazzino che si gioca la paghetta, fino all'anziano che sperpera la pensione in gratta e vinci ed Enalotto. Nonostante i dati allarmanti siano sotto gli occhi di tutti, si fa fatica a prendere atto del problema e a riconoscerlo come tale. Anche lo Stato, di facciata condanna il gioco d'azzardo, salvo poi lucrarci sopra. Secondo il dossier dell'associazione Libera, l'industria dell'azzardo sarebbe la terza per fatturato in Italia. Ecco perché tende a prevalere una sensazione di impotenza quando si affronta la questione.

Comune di Acquanegra sul Chiese
Comune di Acquanegra sul Chiese

Mirko Novello, di Arché, ha posto all'assemblea pubblica alcuni obiettivi che si possono raggiungere. «Monitorare e mappare il territorio dove sono presenti esercizi abilitati al gioco d'azzardo. Premiare i locali che scelgono di non installare le slot. Rendere consapevoli e informare il più possibile le comunità. Tutto ciò può avvenire solo grazie all'aiuto del terzo settore».

 

La serata ha smosso le coscienze dei presenti, dando spunto a riflessioni e a iniziative future. L'idea è di organizzare una giornata dedicata ai più piccoli e alle famiglie, in cui Archè potrebbe mettere a disposizione i giochi della sua estesa ludoteca. Inoltre è stata anche lanciata la proposta di recuperare vecchie tradizioni locali come i vecchi giochi di San Rocco o l'antica disputa goliardica tra Acquanegra Est e Acquanegra Ovest.

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