Fare l'amore fino a 100 anni

di Valentina Li Puma

Non è forse raro descrivere l’amore tra teste brizzolate? Il tabù sociale nega, cancella la sessualità della terza età. Per il pregiudizio sociale solo i giovani possono avere contatti sessuali. Questa è la sindrome anti sessuale della terza età. Ovvero, per la collettività : l’ultima delle stagioni del sesso è del tutto priva di connotati sessuali. È asessuata. Inoltre, la pensione, in qualità di perdita della capacità produttiva, è vissuta come un sipario chiuso, una perdita della capacità riproduttiva e quindi sessuale.

Foto ok-salute.it
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Ma l’amore non ha età! In verità, l’87 % delle persone tra i 60 e i 70 anni, il 50 % di quelle tra i settanta e gli ottanta anni, e il 20 % di chi ha più di ottanta anni è sessuato. Non è l’anziano ad essere malato, ma la società che giudica disdicevole la vita sessuale di un “senior”.

Nella terza età cambiano i modi relazionali e i tempi fisiologici, l’unico limite a una serena sessualità è costituito dalle condizioni generali di salute.

In una donna: + desiderio – lubrificazione = orgasmo. No fertilità. Ovvero? La menopausa ed un aspetto fisico non più tonico possono minare la sua propria autostima, facendola sentire meno desiderabile, meno donna. Oltre alla perdita della fertilità, la menopausa determina un diverso rapporto tra ormoni estrogeni e androgeni. Così se da una parte il desiderio può addirittura aumentare, dall’altra i rapporti possono diventare più difficili, perché si fa meno intensa la risposta fisica dell’eccitazione. Invece, non sempre diminuisce la capacità di provare piacere. Anzi, qualche volta aumenta.

Nell’uomo : ansia. Si fertilità. Ovvero? Interpreta il perdere colpi come sintomo di malattia, ecco l’ansia. I cambiamenti sono graduali e la fertilità, pur riducendosi, rimane. Col passare degli anni però ci vuole più tempo per ottenere un’erezione. In compenso in rapporti possono durare più a lungo di prima. Chi soffre di eiaculazione precoce da ragazzo vede sparire questo sintomo.

Foto oggisalute.it
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Per quante persone anziane la fine della vita sessuale è una libera scelta, e per quante è una rinuncia forzata? Non ne hanno più voglia o quanto è un problema psicologico e medico? L’ impotenza e il calo del desiderio sono tra gli effetti collaterali di farmaci come tranquillanti, antidepressivi, antipertensivi, diuretici, antiulcera. L’arteriosclerosi intacca le risposte sessuali. La terapia estrogenica sostitutiva aiuta le donne.

L’importante è non aspettarsi di tornare come quando si era diciottenni, ma riconoscere e accettare i cambiamenti imposti dalla età. Le prestazioni sono proporzionate all’efficienza fisica generale, alla salute del sistema cardio-vascolare. Lui scoprirà che non ha più bisogno di dimostrare nulla, lei che essere attraenti non dipende soltanto dall’aspetto fisico.

Entrambi rinverranno che sono ancora un abbinamento affiatato. L’amante perfetto non segue natura e istinto, bensì l’arte di amare. Le regole del gioco sono date dalla conoscenza di sé stessi, delle proprie reazioni. Il circuito su cui si consuma il rapporto è costituito dalle reazioni del partner. La cura si fa dal medico, quando è necessario, senza falsi pudori. Il fuoriclasse del sesso, non fa gare, nemmeno con sé stesso.

(Articolo di Valentina Li Puma - Laureata in psicologia, specializzata in sessuologia)

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