di Gustavo Breve
1) Ragazzo di origini albanesi, A. B., spazientito per l’attesa, esce difilato dal kebabbaro di via Belfiore di Asola gridando: «india’ de merda». È notte, A. B. non nota un ragazzo africano sopraggiungere a tutta velocità e incurante dell’incrocio a semaforo lampeggiante. Il ciclista lo investe.
2) Canneto. Magdi Allam, marocchino di 50 anni, posato, integrato, scrive alla Gazzetta di
Mantova scrivendo che Breve scrive barbarie. Breve risponde: “berbero sarai tu!”.
3) Breve a processo per razzismo. Il suo legale parla di gravi incomprensioni. 1) Gli indiani c’azzeccano poco col Kebab e razzista è A. B., non Breve. 2) Che la notte dovesse essere africana non l’ha deciso lui, mai. 3) Sulla vicenda che vede coinvolto Magdi Allam chiosa: “si rideva di più con Terenzio, che è tutto dire!”.
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